Per iperidrosi si deve intendere una sudorazione molto abbondante che eccede quella normalmente richiesta per la normale termoregolazione. Può essere focale o generalizzata ed essere primaria (anche definita idiopatica – senza una causa apparente) o secondaria (in relazione ad altre patologie quali obesità, diabete, ipertiroidismo, neoplasie, etc). Le regioni corporee più colpite sono le ascelle, il palmo delle mani, la pianta dei piedi, le pieghe inguinali. Spesso correlata a fenomeni di stress e cause emozionali può grandemente invalidare la vita di relazione.
La terapia con farmaci anti-colinergici orali è efficace ma è gravata da grande sonnolenza e secchezza delle mucose. La rimozione chirurgica delle ghiandole sudoripare o la sezione chirurgica di nervi in sede toracica sono metodiche efficaci ma non scevre da rischi.
La terapia di elezione (anche per la sua rapidità di esecuzione e la sua efficacia) è l’inoculazione con aghi molto sottili e corti di tossina botulinica. Il farmaco, opportunamente diluito, è impiantato ogni centimetro sino a coprire l’intera regione corporea affetta dal problema. Il farmaco diffondendosi bloccherà la muscolatura colinergica che avvolge le ghiandole sudoripare impedendone la spremitura e quindi l’emissione di sudore. Il trattamento si esegue ogni 8-9 mesi spesso in prossimità della stagione estiva quando il problema è più evidente.