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Chirurgia della mano

La bellezza giace negli occhi di chi la contempla

Medicina estetica per le mani
La medicina estetica si è da sempre dedicata al ringiovanimento del volto, concedendo poca attenzione a un distretto tuttavia “sotto lo sguardo di tutti” come le mani –nostro strumento di contatto con il mondo esterno, ma anche strumento di relazione. La loro continua esposizione racconta la nostra esperienza, ma anche la nostra età.
La cute del dorso delle mani perde di tono e di elasticità con il passare del tempo, rendendo visibili strutture più profonde come vene e tendini.
Le medesime tecniche che permettono di rendere più fresco e giovane l’aspetto del viso ci vengono in aiuto nel trattamento del dorso delle mani, riducendo il contrasto tra l’età dichiarata dalle due sedi maggiormente esposte del nostro corpo.

La chirurgia della mano
Le mani sono le strutture maggiormente rappresentate a livello della corteccia cerebrale dell’uomo, perché rappresentano gli strumenti attraverso i quali manipoliamo il mondo, ma sono a loro volta anche il punto di contatto tra il mondo esterno e il nostro corpo.
La loro anatomia è estremamente complessa, racchiudendo in un piccolo spazio il tocco di una carezza e la forza di un pugno. La chirurgia della mano, strizzando l’occhio a chirurghi plastici e ortopedici, si occupa esclusivamente di questo distretto, spaziando dalla diagnosi al trattamento di patologie di tessuti estremamente differenti tra loro, come il tessuto osseo e il tessuto nervoso, la cute e il tessuto tendineo, il muscolo e il tessuto vascolare.

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Le patologie più comuni

Sindrome del canale carpale

Il formicolio soprattutto notturno a pollice, indice e medio, quella sensazione di sabbia tra le dita, l’impossibilità a raccogliere piccoli oggetti dal tavolo possono essere i sintomi della sindrome del canale carpale. Si tratta della compressione del nervo mediano al palmo, al suo passaggio nel canale carpale. Le cause sono ancora poco note, ma la popolazione colpita è molto ampia, eterogenea per età, genere e attività lavorativa. L’ elettromiografia degli arti superiori permette di confermare la diagnosi clinica; in alcuni casi anche l’indagine ecografica può essere d’aiuto. La sindrome del canale carpale trova risoluzione nell’intervento chirurgico che, eseguito con tecnica endoscopica mini-invasiva, permette una rapida risoluzione della sintomatologia e un rapido rientro all’attività lavorativa.

Dito a scatto

Movimenti ripetitivi, carichi eccessivi, sollecitazione contro resistenza delle dita lunghe o del pollice possono portare a un sovraccarico dei tendini, soprattutto di quelli che flettono le dita. I tendini infiammati diventano più spessi e il loro scorrimento all’interno del canale digitale diventa sempre più difficoltoso, arrivando a un vero e proprio “scatto” nei movimenti di flessione del dito interessato. I sintomi caratteristici sono il dolore alla base del dito e l’impaccio funzionale. Le fasi iniziali di questa patologia possono essere trattate con un’infiltrazione di corticosteroide, ma nei casi più avanzati si rende necessario un piccolo intervento chirurgico che consiste nell’apertura del canale dove i tendini fanno più fatica a scorrere.

Morbo di De Quervain

Spesso definita la malattia delle neo-mamme e delle neo-nonne è un’infiammazione dei tendini che estendono e allontanano il pollice dal palmo (estensore breve e abduttore lungo di pollice). Il sintomo caratteristico è un dolore tipicamente molto intenso al lato radiale del polso, irradiato all’avambraccio e alla base del pollice. Nei casi particolarmente avanzati è apprezzabile un vero e proprio inspessimento in tale sede o una cisti. Difficilmente questa patologia si risolve in modo spontaneo, soprattutto per la sollecitazione continuativa della zona, rendendo necessario un piccolo intervento chirurgico che permette un’immediata risoluzione del problema e un rapido recupero della funzionalità.

Cisti sinoviali articolari o tendinee

Sono neoformazioni rotondeggianti o ovalari, di dimensioni variabili ed esordio improvviso, che prendono origine da un punto fragile di una sinovia, cioè la capsula articolare o la guaina dei tendini. Possono essere dolenti e talvolta la loro dimensione può variare nel tempo, riducendosi nei momenti di riposo o diventando più grandi e tese in seguito a una sollecitazione continuativa. Contengono liquido sinoviale, una sorta di lubrificante per articolazioni e tendini. La diagnosi è clinica ma il supporto di immagini ecografiche può essere in alcuni casi di aiuto. Lo Specialista saprà indirizzare il paziente verso un trattamento conservativo o chirurgico in base alla sintomatologia e alla presentazione del quadro clinico.

Noduli di Heberden (noduli artrosici)

Sul dizionario troviamo : Artrosi (dal greco ἄρϑρων articolazione + il suffisso -osi processo degenerativo): malattia delle articolazioni di natura degenerativa, che compare in età adulta o, nei soggetti giovani, a seguito di un trauma che determini incongruità dei rapporti articolari dell’articolazione interessata. I noduli di Heberden colpisco le articolazioni interfalangee distali, le più piccole del corpo umano (quindi quelle con la minor riserva cartilaginea). Si presentano come inspessimenti rotondeggianti dorsali prossimali alla falange ungueale, spesso dolenti, spesso non desiderabili dal punto di vista estetico. Piccoli tutori notturni possono alleviare la sintomatologia dolorosa; il miglioramento dell’aspetto estetico delle dita in alcuni casi va a discapito della funzionalità ed è quindi bene valutare eventuali interventi con uno Specialista

Rizoartrosi

La rizoartrosi è il processo artrosico-degenerativo che colpisce radice del pollice, nello specifico l’articolazione trapezio-metacarpale, con un’incidenza pari al 20% della popolazione adulta mondiale. Basti pensare che questa articolazione rappresenta il fulcro dei complessi movimenti del 1° raggio (flessione/estensione; abduzione/adduzione; rotazione assiale) e il punto di scarico della forza prensile: un uomo di 70 kg può sviluppare una forza di 120 kg a livello della trapezio-metacarpale durante una presa forte. Generalmente più frequente nelle donne (lassità articolare, interferenze ormonali), si manifesta con dolore nei movimenti di presa, sia fine (scrivere, cucire) che di forza (sollevare una pentola dal manico). Le immagini radiografiche permettono di stadiale il quadro, al di là della sintomatologia caratteristica. Diverse armi sono a disposizione del chirurgo della mano per migliorare i sintomi, tuttavia senza ancora la pretesa di curare il problema.

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