La criolipolisi è una metodica per la riduzione non chirurgica del grasso sottocutaneo. Il tessuto adiposo è molto più sensibile di quello cutaneo alle basse temperature ed una sua esposizione ad una temperatura nettamente al di sotto di 0°C per un limitato (e noto) intervallo di tempo ne può determinare un riassorbimento progressivo. Mentre la cute non subisce danni il tessuto adiposo va incontro inizialmente ad un processo infiammatorio e quindi ad un processo di apoptosi che ne comporta una sua netta riduzione volumetrica. Dopo un accurato disegno della regione da trattare, sulla cute del paziente è applicato un manipolo che aspira al proprio interno pelle e grasso sottocutaneo. La temperatura del rivestimento interno del manipolo è quindi progressivamente portata ben al di sotto di 0°C per un intervallo di tempo sino a 50 minuti. L’efficacia del trattamento è dettata dalla stabilità della temperatura raggiunta dal grasso e quindi è richiesta la massima immobilità possibile al paziente. Al termine del periodo di trattamento un effetto di suzione pulsato viene applicato alla regione trattata in modo che la circolazione sanguigna della pelle sia ripristinata velocemente.
Gli effetti clinici sono osservabili di solito in 3 mesi ma questo tempo può essere decisamente ridotto se immediatamente dopo il trattamento la regione sottoposta a criolipolisi viene trattata mediante onde d’urto in grado di accelerare i processi di riassorbimento delle cellule adipose.
La stessa regione anatomica è normalmente trattata sino ad un massimo di 3 volte con sedute di trattamento separate da un intervallo di tempo di 4 settimane. Differenti regioni corporee possono essere trattate ogni 15 giorni.